Container: servono i permessi per costruire?
Settembre 8, 2023by Veronica PerottoEdilizia0
Le costruzioni con i container possono essere di diverso tipo. Spesso vengono utilizzati come uffici temporanei nei cantieri o come magazzini. Tuttavia, ultimamente si stanno diffondendo sempre di più e i loro impieghi sono molteplici, in alcuni casi addirittura abitativi.
Ma servono i permessi per costruire per installare un container? Ecco tutto ciò che dovremmo sapere a riguardo.
Cosa sono i container
Con il termine container si indica, letteralmente, un contenitore. In questo caso si tratta di un contenitore di enormi dimensioni, più o meno delle stesse dimensioni di una stanza.
Il loro utilizzo principale è quello del trasporto merci e del carico e scarico delle stesse. Li possiamo vedere spesso nei cantieri, nei porti e nelle aree di stoccaggio.
Non si tratta di un’installazione vera e propria, più che altro di un bene mobile, anche se essi possono stazionare nello stesso posto per lungo tempo. Tuttavia, questo punto specifico può cambiare, a seconda della destinazione d’uso dello stesso.
Se non vengono utilizzati per lo scopo per il quale sono stati pensati, ovvero il carico e lo scarico delle merci, essi potrebbero dover rispettare alcune norme specifiche, come il titolo abitativo edilizio.
Per cosa vengono utilizzati
Come dicevamo, il loro scopo principale è quello di contenitore, di carico e scarico merci. Essi sono stati creati pensando a questa destinazione d’uso ma, con il tempo, si è scoperto che sono davvero multifunzionali e che si adattano a una lunga lista di esigenze diverse.
Sempre in ambienti quali cantieri, porti o grandi industrie (ma non solo) i container possono svolgere la funzione di ufficio, di deposito o di magazzino.
Alcuni possono essere riconvertiti in ambienti abitativi o igienici, come bagni, spogliatoi, chalet e alloggi temporanei.
Case container
Uno degli ultimi utilizzi in linea temporale è quello domestico. Esistono delle vere e proprie case container. Spesso sono i privati a scegliere questa soluzione per risparmiare sull’opera edilizia e per poterla realizzare quasi interamente con il fai da te.
I vantaggi principali sono l’economicità e la velocità di realizzazione e installazione. Ovviamente, si tratta di soluzioni più precarie, rispetto a una struttura edilizia, eppure in alcuni casi è la soluzione migliore.
Ci sono molti esempi nel mondo. In Germania, ad esempio, è stata realizzata una struttura interamente costituita da container, per far fronte a un grande flusso migratorio. Ad oggi sono stati realizzati alloggi container per 2400 rifugiati.
Ad Amsterdam, in Olanda, invece, è stata realizzato un enorme complesso per la Casa dello Studente, interamente in container.
La situazione in Italia
In Italia il loro utilizzo in ambienti privati è molto limitato, anche se in fase d’espansione. Più che altro non si tratta di soluzioni abitative vere e proprie, ma di dependance e casette della piscina.
Il loro utilizzo, invece, è molto diffuso in ambienti pubblici, cantieri e uffici. In particolare un progetto sta cercando di riciclare i vecchi container navali per dar loro nuova vita.
Container: servono i permessi per costruire?
Arriviamo ora alla domanda principale: servono i permessi per questo tipo di costruzione?
Se essi svolgono il loro ruolo principale di carico e scarico la risposta è no. Diverso è il discorso se essi vengono utilizzati per soluzioni a lungo termine, come uffici, ambienti lavorativi, magazzini e depositi. In questo caso occorre il rilascio di uno specifico titolo abilitativo edilizio.
Il problema principale è la precarietà dell’opera. Tenendo conto, infatti, solamente di questo elemento non dovrebbe essere considerata un’opera edilizia. Tuttavia, il decreto specifico su questo argomento dice: “Non possono essere considerati manufatti destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee quelli destinati a un’utilizzazione perdurante nel tempo, di talché alterazione del territorio non può essere considerate temporanea, precaria o irrilevante”.