Geosintetici: cosa sono e tipologie
Gennaio 5, 2024by Veronica PerottoMateriali0
In un precedente articolo abbiamo parlato nello specifico dei geocompositi cementizi, un materiale utilizzato al posto del calcestruzzo nel settore dell’edilizia. Tuttavia, questo non è l’unico materiale geosintetico. Ci sono molte sottocategorie in questa tipologia di materiale. Oggi vogliamo andarle a scoprire insieme.
Cosa sono i materiali geosintetici
I materiali geosintetici sono una categoria di materiali dove almeno uno dei componenti è prodotto da polimeri sintetici.
Questi materiali vengono impiegati in una vasta gamma di settori, a partire dalle opere geotecniche. Ma anche nelle opere idrauliche, nei trasporti, nell’ingegneria naturalistica e, più in generale, nell’edilizia.
A cosa servono questi materiali
I materiali geosintetici vengono utilizzati principalmente per le sue particolari caratteristiche meccaniche e idrauliche.
Dal punto di vista meccanico essi ricoprono funzioni di:
- Separazione: evitano la penetrazione di materiali diversi tra loro.
- Rinforzo: danno resistenza e deformità migliori.
- Protezione: proteggono e riparano le superfici impermeabili.
- Contenimento.
- Antierosione: riducono l’erosione causata dall’acqua.
Dal punto di vista idraulico, invece, essi ricoprono funzioni di:
- Filtrazione: consentono all’acqua di muoversi e filtrare, evitando la penetrazione delle particelle fini.
- Drenaggio: drenano l’acqua e i fluidi dalle superfici poco impermeabili.
- Impermeabilizzazione.
Settori di utilizzo
Come dicevamo, i materiali geosintetici vengono utilizzati in moltissimi diversi settori. Tra di questi troviamo le fondazioni, la meccanica dei terreni e il ripristino ambientali, di diversi tipi di terreni, come rilievi e scarpate, oltre a muri e strutture di sostegno.
Vengono utilizzati nella costruzione di strade e ferrovie, per le loro fondazioni, rilevati, strutture di sostegno, pavimentazioni d’asfalto, drenaggio e gallerie.
I materiali geosintetici vengono anche utilizzati per le costruzioni idrauliche, come dighe, canali, sponde, argini e bacini artificiali. Inoltre, vengono utilizzati per la costruzione di discariche, di spazi urbani all’aperto, come parcheggi, piazze o campi sportivi, e per diverse altre opere urbane.
Tipologie di materiali geosintetici
Vediamo le diverse tipologie di materiali geosintetici. Secondo l’International Geosynthetics Society la classificazione dei materiali geosintetici è la seguente:
- Geotessili. I geotessili sono dei fogli di fibre tessute, non tessute, maglie o fili. Essi sono flessibili e permeabili. Essi vengono utilizzati principalmente per la separazione, il filtraggio, il drenaggio, il rinforzo e il controllo dell’erosione.
- Geogriglie. Le geogriglie sono, come dice il nome, delle griglie con le maglie aperte. Esse vengono utilizzate principalmente per il rinforzo dei terreni.
- Georeti. Anche le georeti hanno l’aspetto di griglie. Questo reticolo è composto da due serie di filamenti polimerici paralleli che si intersecano formando angoli acuti. Essi vengono utilizzati per consentire il passaggio di fluidi e gas.
- Geomembrane. Le geomembrane sono dei fogli flessibili e impermeabili. Essi vengono utilizzati principalmente per isolare fluidi o gas.
- Geocompositi. I geocompositi sono realizzati combinando due o più diversi materiali sintetici. Alcune tra le composizioni possibili sono: geotessile e georete, geotessile e geogriglia, georete e geomembrana, geosintetico e argilla, ecc.
- Geocompositi bentonitici. Questa tipologia di geocompisiti, conosciuti con la sigla GCLs, si differenziano dagli altri perché durante la loro fabbricazione i diversi strati vengono interposti con uno strato di bentonite. La caratteristica principale di questo tipo di materiali è la loro incredibile capacità drenante.
- Geotubi. Essi sono tubi polimerici utilizzati per drenare liquidi e gas.
- Geocelle. Queste sono delle reti tridimensionali realizzate con strisce di materiale polimerico.
- Geoschiume. Infine, le geoschiume sono realizzate per espansione di schiuma di poliestere e vengono utilizzate per la coibentazione.