Barriere architettoniche: leggi e criteri obbligatori
Gennaio 26, 2024by Veronica PerottoProgettazione0
Oggi vediamo insieme quali sono le leggi e i criteri obbligatori per l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’edilizia, sia pubblica che privata, al momento della creazione di un nuovo edificio o al momento di una ristrutturazione.
Cosa sono le barriere architettoniche
Ci sono delle cose che noi diamo per scontato, come salire qualche gradino di una scala o un ascensore stretto, che possono diventare un limite invalicabile per molte persone con disabilità.
Si stima che ci siano circa 87 milioni di persone con disabilità nell’Unione Europea. Le barriere architettoniche impediscono a queste persone di partecipare alla normale attività sociale nelle proprie città.
“La barriera architettonica è un ostacolo fisico, qualunque elemento costruttivo che impedisca, limiti o renda difficoltoso gli spostamenti, la mobilità o la fruizione di parti, attrezzature o servizi, specialmente da parte di persone con ridotta capacità motoria o sensoriale”.
Le barriere architettoniche in Italia
In Italia si inizia a parlare concretamente dell’abbattimento delle barriere architettoniche negli anni ’70, a seguito della Conferenza Internazionale di Stresa.
Tuttavia, già dall’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana, nel 1948, l’Italia si è posta come obiettivo quello di aiutare le minoranze, come si può leggere nell’art. 3 della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Norme di riferimento nazionali
Sono tre le principali norme di riferimento che regolano la progettazione nell’ambito dell’edilizia sia pubblica che privata:
- La legge 13/89: Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
- La circolare ministeriale n.1669 del 22/06/1989.
- Il DM 236/89: Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
Requisiti di qualità
Al momento della progettazione di un nuovo edificio attento alle tematiche dell’abbattimento delle barriere architettoniche bisogna tenere conto di alcuni requisiti minimi di qualità. Tali requisiti sono necessari per garantire anche alle persone con ridotta mobilità la fruizione di tutti gli spazi.
I requisiti sono riportati nel DM 236/89:
- Accessibilità: è la possibilità per le persone con ridotta capacità motoria o sensoriale di accedere all’edificio e alle singole unità abitative e di fruire di tutti gli spazi e servizi in sicurezza e autonomia.
- Visitabilità: è la possibilità per le persone con ridotta capacità motoria o sensoriale di accedere agli spazi di relazione sociale e ai servizi igienici.
- Adattabilità: è la possibilità di modificare lo spazio nel tempo per renderlo in futuro completamente accessibile e fruibile anche da persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
L’accessibilità è il livello maggiore, il quale rende tutta la struttura fruibile alle persone con ridotta capacità motoria o sensoriale. La visitabilità è un livello intermedio, mentre l’adattabilità è il livello più basso e prevede la possibilità di rendere l’edificio accessibile in futuro, anche se al momento non lo è.
Gli edifici residenziali unifamiliari e plurifamiliari hanno il solo obbligo dell’adattabilità. Le singole unità immobiliari di edilizia residenziale devono essere adattabili e visitabili. Tuttavia, le aree comuni devono essere accessibili, con l’obbligo di ascensori per gli edifici che superano i tre piani.
Soluzioni per abbattere le barriere architettoniche
Spesso le singole unità immobiliari e le residenze unifamiliari presentano delle barriere architettoniche che, sebbene non regolamentate dalle leggi, creano degli impedimenti alle persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
Per abbattere queste barriere esistono diverse soluzioni più o meno invasive, come i montascale o i mini ascensori.